Comunicazioni e notifiche
13-July-2017
Il Digitale può generare occupazione
Durante il Convegno Moneta e Occupazione tenutosi a Roma il 24 Aprile di quest'anno, l'intervengo di Maurizio Pimpinella ha toccato uno tra i temi più controversi e discussi di questi ultimi anni: il binomio digitalizzazione-occupazione.
Pimpinella è presidente dell'Associazione Italiana Istituti di Pagamento e di Moneta Elettronica (AIIP) ed ha espresso chiaramente il suo punto di vista sulle conseguenze della crescente rivoluzione digitale sui posti di lavoro.
Secondo Pimpinella:
"Il digitale può generare occupazione di qualità" anzi "la creazione di lavoro passerà necessariamente dall'Innovazione Digitale".
Non a caso recenti ricerche hanno dimostrato che un lavoratore del mondo digital (che sia Manager o Ingegnere) può generare nel corso della sua attività ulteriori 5 posti di lavoro nel settore terziario per servizi alla persona (ristorazione, trasporti, healthcare) o per attività professionali (grafici, consulenti, addetti alle pubbliche relazioni).
Precisa inoltre che l'unico modo per cogliere queste importanti opportunità necessita:
- Aggiornamento continuo.
- Adozione e interiorizzazione di una cultura dell'economia digitale.
- Diminuzione del divario informatico per quei professionisti che utilizzano metodi classici.
Le necessità individuate da Pimpinella, rispecchiano perfettamente anche l'idea che i giovani hanno in riferimento al sistema di istruzione odierno, il quale dovrebbe provvedere alla formazione dei lavoratori del futuro.

Interessante è il suo punto di vista riguardante le modalità di pagamento. Secondo Pimpinella:
"è necessario promuovere la conoscenza degli strumenti digitali di pagamento e delle tecnologie che supportano il loro funzionamento per stimolare gli acquisti".
I Digital Payment devono essere considerati un'enorme opportunità per il nostro Paese, in quanto potenzialmente capaci di generare un circolo virtuoso sull'economia se solo l'Italia riuscisse a recuperare il ritardo tecnologico rispetto alle altre realtà. Questo ovviamente è possibile solo attraverso una diffusione profonda ed omogenea delle giuste conoscenze semplificando al tempo stesso la burocrazia per le imprese.
Un obiettivo a breve termine, spiega il presidente, potrebbe essere quello di fondare un'associazione dedicata a stimolare la diffusione di questa cultura, oltre che a sensibilizzare le istituzioni.
"Questa associazione potrebbe esortare, ad esempio, la pubblica amministrazione a nominare il Difensore Civico digitale, figura prevista dal Codice dell'Amministrazione Digitale entrato in vigore nel settembre 2016, ma non ancora introdotta".