Comunicazioni e notifiche

06-September-2017

Anche l'artigianato è interessato dal fenomeno dell'Industria 4.0

Siamo abituati a considerare i modelli di produzione di massa e le economie di scala come realtà fortemente ostili alla produzione artigianale dei piccole imprenditori.

Ma è davvero possibile che l'innovazione e la personalizzazione, le quali distinguono da sempre le PMI italiane, risultino oggi sconfitte dalla standardizzazione? Ovviamente la risposta è no. 

Basta pensare a marchi di successo come Geox, Gucci o Bottega Veneta i quali da anni basano la loro attività di comunicazione su concetti come "artigianalità" e "unicità del prodotto". Senza alcun dubbio il mercato è cambiato rispetto al passato, spinto dalle infinite opportunità fornite dalle nuove tecnologie, ma ciò non vuol dire che la realtà odierna ha stravolto l'apprezzamento del consumatore verso i prodotti artigianali. 

Secondo Stefano Micelli, docente di International Management all'Università Ca' Foscari di Venezia, l'Industria 4.0, ovvero il Digital Manufacturing, rappresenta un'importantissima opportunità (e non una minaccia!) per tutte le attività artigianali, in quanto offre tantissime nuove possibilità alle PMI per riaffermare il Made in Italy sui mercati internazionali.

"Le PMI di matrice artigiana devono riuscire a mettere insieme cultura digitale e cultura del saper fare, modernizzandosi ma rispettando la tradizione che i potenziali compratori si aspettano" ha spiegato in una recente intervista

Ne è un esempio il programma Botteghe Digitali nato nel 2016, che rappresenta un'interessante esperimento di Digital Manufacturing

Il progetto prevedeva la selezione di 4 piccole imprese artigiane e il successivo affiancamento nella definizione di un Business Plan basato sulla presenza web e online. Visti i risultati soddisfacenti registrati, il programma è tutt'ora in atto e coinvolge 11 ulteriori piccole imprese selezionate tra oltre 300 candidati. 

Micelli spiega:

"Di solito si pensa a Industria 4.0 come prerogativa delle grandi imprese: questo programma punta invece a fornire nuovi strumenti tecnologici e approcci organizzativi per proiettare il "saper fare italiano" nella competizione globale a prescindere dalle dimensioni aziendali". 

Il succo della questione, in poche e semplici parole, è che anche nell'Industria 4.0 il vero fattore critico per il successo è il "saper fare bene", esaltato e comunicato attraverso mezzi e strumenti richiesti da un mondo sempre più connesso.