Comunicazioni e notifiche
19-June-2017
Successo o insuccesso del lancio della fatturazione elettronica
Tutto ciò che c'è da sapere sulla fatturazione elettronica
Lo scorso 31 marzo 2017 è scaduto il termine ultimo entro il quale esercitare l'opzione per la trasmissione telematica dei data delle fatture (emesse e ricevute) all'Agenzia delle Entrate.
Le imprese che hanno adempito a tale comunicazione fiscale potranno godere, per l'anno 2017 e i successivi 4 anni, di agevolazioni riguardanti ad esempio:
- Le operazioni rilevanti ai fini IVA (spesometro);
- Le operazioni effettuate nei confronti di soggetti domiciliati in Stati "balck list";
- Comunicazione dei dati dei contratti stipulati dalle società di leasing;
- Comunicazione dei modelli INTRASTAT riepilogativi degli acquisti intracomunitari di beni e servizi ricevuti.
Sono inoltre previste ulteriori agevolazioni per le piccole imprese per quanto riguarda:
- L'accesso telematico alle informazioni relative alle liquidazioni periodiche e alle dichiarazioni annuali IVA;
- Esonero dagli obblighi di registrazione delle fatture emesse e ricevute;
- Esonero dall'obbligo di garanzia o da altri adempimenti certificati in caso di presentazione di istanze di rimborso del credito IVA per importi superiori a 15.000€.
Nonostante il numero di aziende che si avvalgono della fatturazione elettronica sia quasi un milione, coloro che hanno attivato le agevolazioni sono solo 6mila.
La mancata adesione di alcune imprese è collegabile al fatto che i costi di change-over sono percepiti come maggiori rispetto ai benefici offerti.
Per questo molti imprenditori chiedono:
- Compensazione più semplice tra crediti commerciali vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione e somme iscritte a ruolo, senza l'obbligo di ottenere la certificazione preventiva del MEF;
- Niente visto di conformità per l'utilizzo per crediti fiscali superiori a 15.000€.
Il secondo motivo potrebbe essere collegato al fatto che quadro normativo nel 2017 è evoluto velocemente, introducendo importanti novità all'interno dei processi, i quali hanno generato incertezza tra gli operatori non sempre favorevolmente disposti a digitalizzare le operazioni aziendali.
Il gap, dunque, riguarda la trasmissione telematica dei dati delle fatture all'Agenzia delle Entrate, e non la fatturazione elettronica in sé, la quale in Italia vanta il 30% di utilizzatori tra imprese e professionisti (superiore alla media Europea del 18%).
Il nostro Paese in questo caso si posiziona tra le prime posizioni avendo la possibilità di raggiungere prima di altri Paesi all'obiettivo fissato dalla Commissione Europea, ovvero: rendere la fatturazione elettronica il processo maggiormente utilizzato entro il 2020.